Ammiro chi sa portare la giacca in treno

26 luglio 2009 at 23:38 PM Lascia un commento

Ammiro sinceramente le persone che sanno portare la giacca, sempre e in qualunque situazione. Sono ormai per lo più persone anziane (non me ne vogliano gli altri). Li vedi nella calura estiva nella sala d’attesa di una stazione, attendere ore l’arrivo del treno. Li vedi poi salire e prendere posto su un intercity con l’aria condizionata balbuziente e rimanere composti per tutto il viaggio. A volte leggendo, a volte scartando con perizia un panino imbottito (loro li chiamano ancora così) preparato dalla premurosa compagna.

Quando all’arrivo si rialzano, hanno lo stesso contegno di quando sono usciti di casa, la piega del vestito ancora in posizione, la camicia nei pantaloni, la giacca liscia. Tutti gli altri passeggeri si erano vestiti “comodi”, con magliette e pantaloncini, che nel corso del viaggio si sono macchiati di sudore e spiegazzati.

Riconosco in queste persone una capacità per tutti gli altri irraggiungibile. La insegnavano a scuola? O forse a noi non è mai capitato di avere un solo vestito, quello buono, da tenere caro per anni, perchè poi lo si dovrà passare al fratello minore. Se oggi torniamo a casa con il vestito gualcito, la mamma o la moglie ce lo porta in tintoria a farlo rinfrescare.

Forse sono queste esperienze che ti attaccano addosso la capacità di conservare le cose intatte. E forse non vale solo per i vestiti, ma per tutti gli oggetti. Quanto spesso una volta eran da cambiare le cose? Non credo, come dicono in molti, che oggi gli oggetti sono fatti peggio, con materiali più scadenti, per cui durano di meno. Forse siamo noi a essere cambiati e diamo così meno importanza alle cose.

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ma dov’è la semplicità? Risolvere i problemi degli altri

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